Riscrittura, rivistazione, rilettura.
Lo spettacolo di Negu Teatro Il folle e il divino approccia con ironia e gusto comico uno dei miti fondanti della civiltà occidentale quello che in maniera forse più esemplare ai nsotri occhi moderni rappresenta il Fato pre cristiano quel rapporto tra umanità e Dei (attenzione non il cristiano divino).
Il folle e il divino mette in scena la mitopoiesi facendo raccontare a diversi Dei (non determinati nel genere e genericamente descritti al maschile) i propri primi segni di esistenza (la crezione del silenzio, dello spazio, della materia) la prima conseguenza di un'esistenza eterna (la noia) e la creazione del genere umano, che viene subito a noia per la prevedibilità del suo comportamento.
E' qui che le divinità trovano un espediente per far tornare l'umanità interessante, e sottrarsi alla noia.
Son le divinità stesse a raccontarci lo stratagemma che hanno inventato per stimolare l'umanità
E, racconto nel racconto, ci ri-dicono la storia di Edipo.
Nel finale, lasciato il figlio dai piedi gonfi al suo destino (greco, non cattolico) le dività esortano il pubblico in sala rappresentante di quell'umanità da loro creata a tornare ad essere quella specie feroce e autodistruttiva che tanto li trastullava, altrimenti...
L'approccio di Nogu Teatro alla mitologia greca è comico, nel suo significato letterale cioè di registro narrativo più familiare meno aulico di quello della tragedia di cui il mito di Edipo si è tanto alimentata.
Questa comicità non serve a piegare il testo al buffo o al comico normalmente inteso, serve al contrario per far capire il dramma profondo di una umanità inpossibilitata a sottrarsi alle divinazioni oracolari e costretta a assumersi le proprie responsabilità come il fato vuole allegerendone il portato emotivo delle esperienze vissute.
Così quando Edipo scherza sul fatto che mamma s'è ammazzata l'ironia allegerisce ma non sminuisce, piuttosto indica e fa capire meglio.
Attrici e attori (ridotti in organico rispetto le indicazioni del programma di sala) costituiscono un gruppo affiatato, compatto, della stessa caratura, capaci di un unisono (nel racconto inziale di come hanno creato silenzio e tempo) efficace e sanno tenere il registro comico senza sbavature, ammiccamenti alla farsa, con un buon expertise fisico oltre che interpretativo.
Il folle e il divino è uno spettacolo che diverte, intrattiene, e fa riflettere.
Onesto, non pretenzioso e ben fatto.
Teatro